Cagna ferita
“Ai nostri giorni abbiamo visto in Campidoglio(…) nella cella di Giunone, una cagna di bronzo che lecca la sua ferita; il mirabile spettacolo del monumento e la sua naturalezza veristica –non si distingueva da un cane vero- non solo appare dal fatto di essere stata dedicata in quel luogo, ma anche dalla tremenda cauzione di salvaguardia: fu stabilito con pubblico decreto che i custodi ne rispondessero con la vita, dal momento che nessuna somma sembrava sufficiente…” (Plinio, Storia Naturale XXXIV, 38). La piccola scultura del Museo Barracco, firmata dall’artista Sopatros, è probabilmente la copia in marmo dell’originale in bronzo creato da Lisippo e visto da Plinio.
Opere del percorso
La sala
In queste due piccole sale sono esposte alcune pregevoli copie di sculture greche del primo ellenismo, insieme a un notevole numero di esemplari di arte arcaistica.