Statua di Bes
Le immagini di Bes sono estremamente diffuse in Egitto in quanto, benché si tratti di una divinità secondaria, il dio è particolarmente venerato nel culto popolare. La sua funzione principale è quella magica, il suo aspetto mostruoso e le armi che reca in mano non hanno altro scopo che spaventare gli spiriti maligni. Ma è soprattutto a partire dal Medio Regno che la sua sfera di protezione si concentra soprattutto su aspetti particolarmente cari al culto privato come la casa, la fertilità, il matrimonio o il parto. Nel mondo romano è spesso collegato al culto di Iside.
Bes viene spesso rappresentato come un nano dal volto distorto da una smorfia, ad esempio mentre mostra la lingua. Poteva portare sul capo una corona di piume, mentre le orecchie, la coda e la criniera richiamano il leone. Nelle mani tiene spesso un corta spada e il Sa (il nodo della fortuna).
Opere del percorso
La sala
Sono conservati in questa sala alcuni esemplari di arte etrusca e fenicia che arricchiscono il quadro didascalico elaborato da Giovanni Barracco per la formazione della sua raccolta sulle antiche civiltà fiorite intorno al bacino del Mediterraneo.