Testa maschile barbata
Questo ritratto, dalla straordinaria forza espressiva, fu acquistato da Barracco nella convinzione che rappresentasse Giulio Cesare: era considerato opera di officine egiziane realizzata durante la permanenza di Cesare in Egitto. In realtà i caratteri stilistici della testa permettono di inserirla nell’ambito di una serie di ritratti di epoca tolemaica (332-30 a.C.) caratterizzati dalla presenza del pilastrino posteriore: nel caso particolare il caratteristico diadema decorato da una stella permette di riconoscere nel personaggio raffigurato un sacerdote.
Opere del percorso
La sala
RILIEVI FUNERARI
I rilievi conservati nel Museo Barracco appartengono, nella quasi totalità, alla sfera funeraria.
Essi derivano da un particolare tipo di sepolcro, caratteristico soprattutto delle necropoli dell’Antico Regno, denominato “mastaba” dall’arabo “panca” o “banco”.